Savona, un gioiello tra mare e monti

Da dove iniziare a parlare di Savona se non partendo dal suo mare? Savona è

nata dal mare, come Venere dalla spuma delle onde, è nata su di un piccolo promontorio, o più precisamente un isolotto non ancora collegato alla terraferma, come riparo naturale per le imbarcazioni che solcavano il Mediterraneo, più di due millenni fa. Pare che qui abbiano ormeggiato le navi di Magone, fratello di Annibale il Cartaginese, nel 205 a.c., dopo il sacco di Genova, così narra lo storico Tito Livio. I cartaginesi furono poi sconfitti dai romani e la giovanissima Savona duramente punita, inaugurando così una sfortunata serie di malriposte alleanze.

Il dialogo col mare non si è mai interrotto, anche se il linguaggio è cambiato nel corso dei secoli. Un tempo il mare era lavoro, commercio, anelito di terre nuove, pericolo. I savonesi, quindi, lo prendevano molto sul serio e non lo intendevano come svago. Poi le cose sono cambiate radicalmente e oggi il mare ancora significa lavoro, commercio, contatto con il resto del pianeta, ma anche divertimento, sport, vita all’aria aperta. Savona gode di una situazione rara e particolarmente favorevole, non sono molti infatti i casi di città capoluogo di provincia che possano vantare un litorale lunghissimo dedicato alla balneazione e all’elioterapia, nel vivo della città.

A pochi passi dalla spiaggia, magari ancora con le infradito ai piedi, ci si ritrova in centro, nel nucleo amministrativo e commerciale, nel cuore antico che ancora pulsa e affascina, di una bellezza e una ricchezza di testimonianze storiche davvero straordinarie.

Per non parlare poi del fatto che, a un’ora sì e no di auto, le piste delle Alpi del Mare consentono – in quelle limpide giornate invernali che riportano alla mente le parole di una vecchia, bella canzone che sosteneva che … “come un giorno di sole fa dire a dicembre, l’estate è già qui “ – di fare una bella sciata pomeridiana dopo aver passato la mattinata sulla sabbia, o viceversa. I piedi immersi nel mare e la testa in montagna? Da noi questo è possibile. Savo oppidum alpinum, così la chiamavano i Romani, ovvero “Savona, piazzaforte alpina”,  sottolineando uno degli affascinanti contrasti che caratterizzano una città unica.

Le 5 bellezze da non perdere di Savona

A questo punto viene spontaneo chiedersi, ma per chi ha poco tempo a disposizione, oltre al litorale, oltre al mare, che anche per il 2017 è stato premiato con la prestigiosa Bandiera Blu di Legambiente, quali sono le classiche 5 cose da non perdere della città? Difficile scegliere, comunque, eccole:

  • Il porto
  •  Il centro storico (Via Pia, il complesso delle torri, lo straordinario tessuto urbano medievale, il Priamar)
  • Il Duomo e la Cappella Sistina
  • Il Museo Archeologico
  • Il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti (ospita la Pinacoteca Civica, la Collezione Milena Milani e Carlo Cardazzo, il Museo della Ceramica)

Stilando questa lista ci si sente colpevoli, perché le cose belle da vedere sono innumerevoli e non meno importanti di quelle elencate. Si tratta quindi di un tributo alla fretta, che attanaglia l’esistenza di tutti, purtroppo. Per chi desiderasse sapere qualcosa in più, nei prossimi articoli ognuno dei punti verrà approfondito singolarmente.

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